Just Me, Myself and I

Disco Shock

Postato il 24 Febbraio 2008 in Just Me, Myself and I
L'unica affermazione che mi viene in mente per descrivere la mia serata di ieri è "non me ne capacito"...

Da piccola mia mamma non mi mandava in discoteca. Gli anni '90 sono stati gli anni delle maxidisco, della dance e della techno, delle droghe più che dell'alcool. Ma tutto quello che io sapevo delle discoteche, me lo raccontavano i miei compagni che ci andavano. Fino ai 18 anni ho avuto il coprofuoco presto. Se vogliamo escludere la festa organizzata dalla lega contro i tumori nel paese vicino al mio dove c'era anche una piccola balera, la mia prima volta in una vera discoteca, che io ricordi, è stata col mio fidanzato di allora, che faceva il dj. Per 4 mesi mi sono fatta un'overdose di discoteche. Poi di nuovo niente. Non mi interessavano più...
In discoteca ci sono tornata qualche anno dopo, in un piccolo locale vicino a dove abito. E i posti dove andiamo tutt'ora, sono piccoli e frequentati da gente per lo meno maggiorenne.

Dopo questa piccola premessa, passiamo al fatto. In una discoteca qui vicino, nella quale io ero orgogliosa di non aver mai messo piede, ieri sera c'era una serata con un dj a *suo* dire bravo. Non ero particolarmente convinta di volerci andare, ma visto che di alternative non ce n'erano... l'unica condizione che ho posto è stata che non avrei rinunciato al mio abbigliamento darkettone.
Appena entrati, lo sconforto... Un mega stanzone con luci dappertutto. In pista una massa informe di ragazzini con felpe firmate e il cappellino stretto sul cocuzzolo della testa. Pare vada di moda così. Gli unici maggiorenni presenti nel locale penso fossero i buttafuori. In pista quasi nessuno balla. In realtà sembra che quasi nessuno si diverta. I pochi che davvero si muovono sembrano scimmie dentro la gabbia di uno zoo, comprese le ragazze. Mi stupisce il ragazzino di forse 14 anni che indossa una maglietta nera con una croce celtica gigantesca stampata davanti.
Finalmente presi dalle risate e da un pò d'alcool ci buttiamo in pista. Alla fine la musica non è male anche se l'impianto fa veramente schifo. Mentre ballo mi si avvicina una ragazza che già da un pò mi osserva dai divanetti a bordo pista. Dall'alto della sua omologazione alla massa mi chiede: "Scusa, ma questo look come si chiama?". Fantastica. Le rispondo semplicemente che 'non si chiama' e lei se ne va. Non sapevo che un look si dovesse chiamare in qualche modo. Veramente non sapevo neanche di avere un look.
Ci prendiamo un altro drink. Torniamo in pista e per ballare un pò lo appoggio su un cubo. Vedo un tipo che si avvicina e ci passa sopra la mano, ma neanche ci faccio caso. Pensavo avesse sbagliato bicchiere. *lui* viene da me, prende il drink e me lo mostra in controluce dicendomi "guarda"... qualcosa effettivamente galleggia sul fondo del mio bicchiere... ma... ma... è una pasticca! Una chicca! Non ci potevo credere. Cose così forse neanche nei film. Me lo avevano raccontato da piccola, ma mi sa che non ci avevo neanche creduto...
Il drink in questione è stato girato a un emerito sconosciuto che è stato felicissimo del regalo. Che tristezza.

Ecco, questo è il racconto della mia serata. Devo dire che la nuova gioventù mi spaventa. Devo dire anche un'altra cosa... da piccola, giuro, odiavo mia madre perchè tutti potevano andare a ballare e io no. Ora che so cosa mi sono persa, grazie mamma!
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Just Me, Myself and I

That Place

Postato il 20 Febbraio 2008 in Just Me, Myself and I
Come faccio a dir*gli* che vorrei tanto andare in un posto che mi piace tanto, dove prima andavamo sempre, ma dove c'è quella persona che *lui* ora non vuole più assolitamente vedere? Come faccio a dir*gli* che non è per quella persona che voglio andarci -cioè, in realtà anche per quella, ma non per il motivo che pensa *lui*-, ma per la musica, e per il posto in sè, che tanto mi piace?
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Just Me, Myself and I

Thinking about…

Postato il 18 Febbraio 2008 in Just Me, Myself and I
Sabato sono rimasta fuori dal concerto di Donatella Rettore. Mondo di merda...

Di principio, odio il rosa

Il passo successivo del cioccolato bianco, è il Labello
 
All'esame di Storia Medievale ho preso 28, e anche a quello di Letteratura Cristiana Antica 

      Ho appena speso 75 euro in attrezzi da lavoro, ecchecazzo...

Devo studiare

    Il problema non è il fare stronzare, è il perseverare nel fare stronzate
 
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Just Me, Myself and I

Always The Same

Postato il 29 Gennaio 2008 in Just Me, Myself and I
E' così che deve andare. Che mi caccio in situazioni sempre più complicate, e poi mi viene da piangere per un messaggio che non arriva... Che invece di svuotarmi la testa dai pensieri, ce ne aggiungo di nuovi... Che finisce sempre che non riesco a tenerne fuori i sentimenti, e tutto diventa una grande spirale che non si ferma più...
Dovrei imparare a pensare un pò per me, a godermi le cose così come sono, finchè ci sono... e quando non ci sono più pazienza... A non attaccarmi con le unghie e con i denti al primo metro quadro di terraferma che trovo, rischiando di perderlo perchè divento troppo appiccicosa...
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The Untold

Delle porte a soffietto

Postato il 29 Gennaio 2008 in The Untold
E' che certe cose non si possono spiegare. Ad esempio, perchè mi sento bene quando lo vedo. Sarà che mi sento considerata. Sarà che mi piace parlare con lui. Saranno le sue mani, sarà come mi bacia... Ieri sono stata a trovarlo al negozio. Quel posto mi mette agitazione e tranquillità nello stesso tempo... Certo è, che ha un bagno veramente piccolo. Mi ci spinge dentro, mi bacia forte spingendomi verso il lavandino, mentre le sue mani si fanno strada sotto la gonna. Si inginocchi davanti a me e inizia a leccarmi... e dio quanto mi piace... ma io non sono abituata a ostarmene con le mani in mano... così lo bacio, sentendo in bocca il mio sapore... di solito quando lo vedo divento un lago, e anche stavolta credo sia andata così... gli slaccio i pantaloni, mi inginocchio davanti a lui e inizio a succhiarglielo... lo so che gli piace... 'stringi le labbra'... e ogni tanto mi spinge la testa sul suo cazzo dritto fino a farmi soffocare. Poi si siede. Io contunuo a succhiarglielo. Poi gli monto a cavallo... sento tutti i miei muscoli contrarsi...  sento il suo respiro nelle mie orecchie, le sue mani che stringono il mio seno. Quella posizione mi fa impazzire... sento tutto il suo cazzo dentro di me, e il mio clitoride che struscia sul suo ventre mentre mi muovo... Non ricordo cosa mi ha detto... ero in estasi... troppo impegnata a non smettere di muovermi per ascoltare... lo sento salire finchè il mio e il suo orgasmo esplodono dentro di me quasi contemporaneamente... una sensazione fortissima... e lunghissima... Io rido. Sono ancora in botta mentre lui si alza, si sciacqua e si rimette a posto... Usciti da quel bagno, la sua faccia è la stessa di sempre, come se nulla fosse successo. Io avevo voglia di baciarlo a di coccolarlo un pò, ma non l'ho fatto. Lo so che non gli piace... E' fatto così...
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