Just Me, Myself and I

Delle perle di saggezza

Postato il 17 Dicembre 2015 in Just Me, Myself and I
L'unico modo che conosco per resistere alle tentazioni, è starne lontana. Solo che anche quest'ultima opzione pare non mi riesca molto bene.
comments: 2 » tags:
The Untold

Di quando Machu Picchu non sta in Perù

Postato il 13 Dicembre 2015 in The Untold

Ho sognato quest'uomo, biondo, sulla quarantina, un fisco magro, non particolarmente atletico. Non ricordo se all'inizio del sogno era nudo, ma stava lì, seduto su un pontile sul mare, circondato da ragazze giovani e dal tipico viso francese, una sorta di harem della felicità e del vizio.

Dicevo che non ricordo se all'inizio del sogno fosse nudo, ma a un certo punto lo era, e, in mezzo alle gambe, aveva questo enorme, gigantesco pene, larghissimo alla base per poi finire con una piccola punta rossa. Un Machu Picchu dei cazzi. 

E ricordo che il mio unico e solo pensiero da quando l'avevo visto era il desiderio di succhiarglielo. E così a un certo punto mi avvicino, non ricordo cosa gli dico, poi prendo tra le mani quel suo enorme arnese e comincio a leccarne la punta, cercando piano piano di spingere le mie labbra sempre più giù, scalando al contrario quella montagna. Lui inizia a toccarmi, ma non fino a farmi venire.

Cut, cambio scena. Siamo in un bar, un bar in legno con cuscini ovunque. Le ragazze sono tutte lì e lui le incita a bere strani intrugli superalcolici. Mi avvicino a lui e gli faccio presente che io gliel'ho succhiato, ma che io ancora non sono venuta. Lui è sdraiato su un letto adesso e io seduta sul suo ventre. Ha le mani sotto la testa e mi guarda beffardo. "Vorresti cavalcarmi?" mi chiede. Annuisco. "Allora dovrai chiedere il permesso al mio cazzo..". E' quello che faccio, sentendo in me tutta l'umiliazione di un gesto simile.

Poi salgo su di lui e lentamente faccio scivolare il suo enorme cazzo tra le gambe. Lui mi guarda soddisfatto. Mentre comincio a muovermi su di lui lo sento dire "vediamo se hai anche i capezzoli sensibili..". A quelle parole i miei capezzoli diventano turgidi e duri. Lui li accarezza, io chiudo gli occhi per il piacere e le mie gambe cominciano a tremare. Ridacchia "Ohoho.. Ma allora sei davvero una sala giochi!".

Io continuo a cavalcarlo e lui a toccarmi finché non esplodo in un orgasmo. "Avresti dovuto chiedere il permesso", dice lui, "ma dato che é la prima volta ti perdono". Le mie gambe tremano. "Mi piace questa cosa che tremi", mi dice. Ho gli occhi lucidi. "Ti ho fatto male?" mi chiede quasi beffardo. Io scuoto la testa. "Allora sono... Lacrime di gioia?!" Annuisco. "Veni qui" mi dice mentre mi stringe a sé, mi abbraccia e mi bacia dolcemente "Allora sei davvero una bambina speciale". Mi prende la testa tra le mani, mi guarda teneramente "E adesso muovi quel culo prima che mi si ammosci il cazzo". 

Un disegno che ho fatto al computer mentre trascrivevo il sogno sul mio diario

comments: 0 » tags:
Musica

Pino Scotto – The Exploders Duo live @ Black House Blues (AV)

Postato il 19 Gennaio 2015 in Live, Musica
Prima di tutto vorrei spendere due parole per l'opening band, The Exploders Duo, un giovane duo dalla provincia di Avellino che per ora ha all'attivo solo un EP che la band, una delle tre vincitrici del concorso #Standforsomething, ha prodotto con Rolling Stones Italia. Sebbene siano, come dice il nome, solo due, picchiano duro, fanno casino, sono grezzi ma non troppo, e ricordano da vicino una delle band a cui si ispirano: i Bud Spencer Blues Explosion. Insomma, due ragazzi da tenere d'occhio. Pino Scotto non ha bisogno di presentazioni: già militante dei Vanadium e conduttore di Database su Rock TV, la sua figura si erge come un chiassoso, irriverente e decisamente insolente pilastro del rock italiano. Fa il suo ingresso tra gli applausi di "una bolgia di persone perbene tramutatesi in emissari del diavolo" (cit.). E' giù di voce per il concerto di ieri a Roma ma non per questo meno motivato, e con una buona sorsata di Jack Daniel's per schiarirsi la voce la band attacca con "La resa dei conti (Kiss my ass)", una sorta di dichiarazione di intenti che dà inizio a due ore di sano rock'n roll, intervallato dagli immancabili sermoni conditi dall'ottimo e consueto vocabolario di parolacce e imprecazioni indirizzate a politici, cantanti, e al sistema in generale. Non ci sono dubbi, sarà invecchiato, forse un po' ingrassato, ma è lui. Continuami.. »
comments: 0 »
Just Me, Myself and I

di quando i rumori ti devastano il cervello

Postato il 18 Agosto 2014 in Just Me, Myself and I
brrromm. broooooom vrom. vroooonm. dentro la testa. che non ce la fai. che non metti neanche le maiuscole dopo il punto. che vorresti morire adesso solo per non sentilo ancora. che buttarti dalla finestra a volte sembra l'unica soluzione plausibile e soltanto ami troppo qualcuno per farlo. e comunque sia ci hai pensato spesso. e nessuno può capire quel rumore che senti nella testa e nelle ossa. che mangia la tua scarsa sanità mentale da dentro. che non ti fa dormire. che divora il tuo io, e che solo si ripete all'infinito. brrromm. broooooom vrom. vroooonm. come un camion acceso nella testa.
comments: 0 »
The Untold

Dei ti prego

Postato il 11 Aprile 2014 in The Untold
Ho voglia di te. Corro forsennata verso immagini già viste, desideri nascosti celati in qualche squallido porno da 10 minuti con donne legate e dilaniate dal desiderio. No, stavolta niente fruste. Ho voglia di pelle ma che sia la tua. Ho voglia delle tue mani sopra di me e dentro di me. Sui miei capezzoli che si inturgidiscono mentre il mio sesso freme in impaziente attesa. Della tua barba ispida che mi sfiora la pelle mentre, sdraiato su di me, stringi i miei seni e li baci, e li tocchi, e li mordi. E poi, ti sdrai accanto a me, mi accarezzi, la tua mano scende, mi accarezza l'interno delle cosce mentre celi un sorriso dietro i baffi. Lo sai che muoio di te. Mi sfiori piano, io tendo la mano verso il tuo cazzo stretto nei pantaloni. Mi accarezzi le labbra, e non quelle della bocca. Mi bagno e mi sciolgo di te. Inizi a toccarmi più forte, io sussurro, tremo, strozzo in gola parole che non riesco a dire. Infili le tue dita dentro di me. Per tanto tempo ho creduto che non lo facessi perché non sapevi farlo ma no, non è vero, l'hai fatto una volta sul divano e io credevo di morire. Le muovi piano, poi veloce, esci e rientri e di nuovo sul clitoride. Stringo i tuoi pantaloni e non vedo altro che te che mi cavalchi. Ma no, vuoi aspettare ancora un po'. Vuoi che io sia così eccitata da venire quasi nel momento in cui me lo metterai dentro per scoparmi. Io tremo e tu ridi. Spalanco le gambe per averne ancora, in completa balia dei sensi e di te. Ho voglia di sentirmi così, morire di te. Una volta ti piaceva. E allora, ti prego, toccami.
comments: 0 »
Pagina 3 di 5812345678910...202530...Last »
-->