The Untold

Dei Superuomini

Postato il 29 Ottobre 2009 in The Untold
Di nuovo lì, di nuovo ad espettare che tutti se ne siano andati. Mi è successo anche in passato, con altri uomini. Nella mia vita precedente devo essere stata qualcuno che voleva tutto e subito. Mi lancia qualche occhiata ogni tanto che mi muove gli ormoni come un mare in tempesta. Stasera non vuole solo me, vorrebbe anche la mia amica che è lì per tenermi calma e per aiutarmi ad aspettare, ma lei ha detto no. A me lei non dispiace affatto, ma siamo amiche da tanto tempo e la capisco... Poi lo raggiungo nel solito posto. Lui mi bacia, e lo tira fuori. La scena la conosco e quella sua faccia a schiaffi che mi guarda dritto negli occhi mi fa sciogliere. Scendo e glielo succhio... Lui mi infila la mano nelle mutande... La mia figa è depilata di fresco, e totalmente bagnata... Mi penetra con le dita, poi mi dice "girati", mentre continua a penetrarmi e a toccarmi il clitoride... "Se continui così sarà difficile che io mi giri"... Sfila la mano, lo stronzo, e io mi giro... Me lo mette dentro... La cosa buffa di lui è che l'ultima cosa che ti aspetti è che ti chieda il permesso per fare le cose... e incece lo fa sempre, e questa cosa mi fa tenerezza... Il suo cazzo è dritto e mi penetra da dietro... Mi piace troppo... "Ti posso venire dentro?" "Non è il caso" "In bocca?" "In bocca si" "Allora girati".. Mi giro, e continuo a succhiarglielo... In un attimo mi riempie la bocca del suo caldo seme... "Ma che figa c'hai?"... Non lo so... so solo che sono di nuovo qui con le gambe che tremano e che anche stasera me ne tornerò a casa con la voglia che mi divora... "Fare la crocerossina è un gioco che mi diverte fino a un certo punto"... Lui ride. Non c'è niente da ridere. Sono convinta che gli piaccia quasto giochino masochista, che sappia che così mi tiene in pugno ben bene... La prossima volta, giuro, glielo dico... 'o tutto o niente, caro il mio Superuomo'...
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The Untold

Della voglia e dei baci

Postato il 27 Ottobre 2009 in The Untold
Sono fuori a fumare una sigaretta con un amico… lui passa un paio di volte senza neanche guardarmi… “non salutare… niente, non saluta”.. Nessuna risposta. Più tardi sono ancora fuori, e ancora a fumare una sigaretta, stavolta da sola, seduta sullo scalino del soppalco. “Allora, ti devo salutare o no?” “Eh, se mi saluti son contenta, sennò pazienza… Ma basta un ciao eh…” Si avvicina, si guarda intorno, e mi dà un bacio. Sento un fremito. E’ stato molto dolce, cosa strana, ma anche molto eccitante… “Mi si drizza solo a vederti..” “Eh, ora mi sembra eccessivo…” Si guarda di nuovo intorno, mi si avvicina, lo tira fuori… Lo prendo in bocca. Lui mi guarda “…ma che pompini fai?”. Dentro di me sorrido, e sento che la mia figa inizia già a bagnarsi… “Ma te lo faresti con me e un altro?” “Si” “Ti vorrei vedere come stai nel mezzo” Sorrido di nuovo “nel mezzo è la mia posizione preferita”… Torno dentro a chiacchierare. E’ abbastanza tardi, e la gente inizia ad andarsene, finalmente… Lui mi guarda, poi mi fa un cenno con la testa e scendiamo giù. Giù c’è il magazzino, e all’ultimo piano in fondo i motori e i succhi di frutta. C’è anche un succo di frutta alla banana. Fa un gran caldo. Mi offre una riga di coca, io rifiuto. “Ti scoccia se…” “No no”. Poi mi prende, mi bacia, si slaccia i pantaloni… “Piano, piano… Prima mi aspetto una cosa da te…” lui mi guarda e sorride “una parola che inizia con scu e finisce con sa…” “Scusa” dice ad alta voce guardandomi negli occhi. Non pensavo che gli sarebbe uscito così facile, conoscendo il tipo… “Ecco, ora va meglio”… Glielo succhio. Adoro il suo cazzo perché basta che io ci appoggi le labbra che già è dritto e duro, ed è grosso, lungo, non lunghissimo, ma abbastanza da sentirmi soffocare ogni volta che lui mi spinge la testa fino in fondo. Lui non vuole che usi le mani quando gli faccio i pompini, e me le sposta quando mi capita di farlo, così sto attenta ad appoggiarle sull’osso del bacino. Lui mi alza la maglietta e mi tocca il seno, io mi slaccio la cintura e la lascio cadere per terra… poi mi gira, mi appoggia con le mani sugli stipiti della porta.. “Te lo posso mettere dentro?”… Non dico nulla, ma mi piego in avanti, lasciandogli intuire la risposta… “Ecco, ti voglio talmente tanto che adesso non mi si drizza”… Sorrido… Lui mi tocca, sento le sue mani dappertutto, fuori, dentro… spinge forte le sue dita nella mia figa che è sempre più bagnata. Mi giro, lo bacio “ho aspettato sei mesi, posso aspettare sei mesi e uno…” Sorride anche lui… Torniamo su… Me ne torno a casa con la voglia che mi divora… E’ una tortura che col tempo ho imparato ad accettare, ma che ogni volta diventa sempre più tremenda…
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The Untold

Delle mani pesanti

Postato il 24 Settembre 2009 in The Untold
Lui mi fa morire. Mi piace, tanto. Le braccia coperte di tatuaggi, e quel fare da tipo rude, da tipo che non gli importa di te.. Ho sempre avuto una notevole attrazione per gli uomini "sbagliati".. Erano mesi che non andavo più là, perchè l'ultima volta mi aveva trattata male senza motivo. Poi mi è venuta voglia di tornarci, e un'amica mi ha detto che giusto la settimana prima lui aveva chiesto di me.. E così eccomi là, seduta di nuovo al mio tavolino, continuando a pensare se sia meglio far finta di niente o saltargli addosso appena l'ultima cameriera se ne va.. Non mi ha considerata quasi per tutta la sera, giusto qualche occhiata ogni tanto mentre passava... Poi, andati via tutti, ci sono andata a parlare.. Una scusa qualsiasi, poi un bacio... Si appoggia al muro e tira fuori il cazzo mentre mi guarda negli occhi.. Un brivido mi corre per la schiena, ma decido che voglio farlo soffrire ancora un pò... Lui si riallaccia i pantaloni, fa l'offeso.. Allora lo bacio di nuovo... Scendo giù e inizio a succhiarglielo. Il suo cazzo enorme è dritto e duro... mi sposta le mani e me lo spinge fino in fondo alla gola... mi sento soffocare... Poi si ferma 'basta sennò vengo.. se lo faccio, voglio venirti nel culo' rido 'sarà una cosa lunga e dolorosa'... ma lui ha già infilato la mano nei miei slip 'si, lo sento'... Le sue mani un pò troppo pesanti mi vanno sussultare.. Evidentemente ha fretta, o le palle girate, e ci salutiamo così... Ma adesso non riesco a smettere di pensarci... a tutti i posti dove vorrei scopare con lui e dove ovviamente non si può... Vorrei solo che qualcuno mi sbattesse contro il muro, mi baciasse forte, e mi scopasse là, sbattuta contro il muro...
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Just Me, Myself and I

Pace and cats

Postato il 19 Settembre 2009 in Just Me, Myself and I

Troup della tivvù appostate davanti alla caserma. Nove pagine di articolo sul giornale locale. Tutti a piangere i militari senesi. Che poi senesi non erano. Boh. Però stamani tutti giurano: era amico mio, lo conoscevo, l'ho visto, era taaanto un bravo ragazzo. Lutto cittadino. Ma i militari non erano visti male perchè non capivano il palio e rubavano le donne a chi a Siena è nato (e ivi morirà)? Per non parlare dei terroni. Gesù, orrida specie. Signori! Com'è la guerra? Bella eh? Un impegno concreto? Pace, gatti, e meno ipocrisia per tutti. 

Perchè non facciamo i funerali di stato anche per quelli che cadono dalle impalcature? Ah, già, perchè loro non stavano servendo la patria. Dev'esser questo il motivo. Perchè costruire case o pulire cisterne non sono mestieri nobili come andare a combattere i talebani. Sale a ben 14 il numero dei soldati italiani morti in Afghanistan dal 2004. Scende a 110 il numero dei morti nelle costruzioni dall'inizio del 2009, un dato confortante, dicono.

Una morte sul lavoro è una morte sul lavoro. A me fa schifo solo l'idea che qualcuno debba morire mentre lavora. Certo che se uno decide di andare a fare una missione in Afghanistan, per quanto nobile sia questo gesto, sa a quali rischi va incontro ed è ben preparato a questo. Non credo si possa dire lo stesso di un lavoratore (spesso al nero e sottopagato) che di certo non si aspetta che la sua vita possa finire cosi, colpito da un gancio di una gru, schiacciato da  un muletto in magazzino, da una lastra da tre tonnellate di marmo o precipitando dal tetto della casa che sta costruendo.

Ogni mattina un militare in missione si alza e sa che per i suoi 10000 euro al mese rischia di prenderesi una bomba in testa, anche se spera che non succeda. Ogni mattina un operaio si alza e per i suoi 800 euro al mese spera, anche se sa che può succedere, di non cadere da nessun ponteggio. Nessuna delle due vite vale più dell'altra, vogliamo ricordarcelo una volta tanto?

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Just Me, Myself and I

God is not communist

Postato il 11 Settembre 2009 in Just Me, Myself and I

L'altra sera si parlava di due nostri conoscienti. Una coppia alquanto particolare, dato che lui è alto quasi due metri, e lei sicuramente meno di uno e sessanta. Ma non è questo il problema. Il problema è che son ricchi. Tutti e due. Questo non è giusto. Dio li fa e poi li accoppia, ma dovrebbe quantomeno pensare a redistribuire la ricchezza. Dio, a quanto pare, non è comunista...

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