R.T.F.F.

What is the problem?¿?¿?¿

Postato il 23 Giugno 2016 in R.T.F.F.
Email #1

HI….I WOULD LIKE TO PURCHASE THE CHARTS FOR THE YEARLY POSTCARDS TO BE DONE IN CROSS.STITCH.

COULD YOU PLEASE TELL ME IF YOU HAVE IT, HOW MUCH IT IS AND IF I CAN PURCHASE IT DIRECTLY FROM YOU.

THANK YOU VERY MUCH.

XXX

Seguono decine di richieste al server per reimpostare la password con relative email automatiche del sistema. Lei decide di provare a ragionare con il sistema, dicono funzioni, a volte.

Email #2

Yes I did receive it and it is absolutely ridiculous to continue giving you my e-mail and password for the last hour.

I am only interested in a chart of Postcards of the World graph for cross-stitch worth approx. $20.

If it is not possible, thank you but I do not plan to continue wasting my time without getting no where. What is

the problem?¿?¿?¿

Sincerely,

XXX

Schermata 2016-06-23 alle 09.10.03

Cara XXX, ho il dubbio che tu stia usando il modulo di reinvio password a posto di quello di login. I risultati possono essere sconfortanti, lo capisco. Invece di "continuare a darmi la tua email e password per ore", potresti provare a leggere le scritte rosse e in grassetto che compaiono sul tuo schermo.

Le spiego che si era già registrata 15 giorni fa, le do il link all'oggetto che cercava, e dico di cliccare sul link nell'ultima email di richiesta password e poi accedere con la nuova password... Lei cosa fa? Fa un nuovo account con un indirizzo email sbagliato.

Email #3

Hi….now that I got the password and was ready to pay,…..you ask me for the confirmation link. I did not find it in my regular or trash file. Per forza, l'indirizzo email è inesistente...

You want sooooo many steps (3) to make a purchase ……that it seems you do not want to sell. Si noi facciamo così, facciamo di tutto affinché i nostri clienti non comprino da noi. Infatti prima di essere considerato degno di comprare qualcosa devi superare le 7 quest del drago di sangue del monte Mordor e la discesa nel regno degli inferi. Se vai e torni vivo portando sulla testa un bicchiere d'acqua senza versarne neanche una goccia, allora puoi accedere al negozio.

Sorry you cannot accept my payment.

Keep well

XXX

E... Email #4

Hi….I have tried to get through your page to finalize my purchase but you keep asking for the password (si sono proprio io che sto là davanti al computer a chiedere la password ogni volta che qualcuno vuole entrare. Oltretutto, speravi che IO dopo un po' smettessi per sfinimento?). I have submitted it at least 50 times this morning and I cannot get through the payment page.

Why is it so difficult with you to purchase the graph?¿?¿?  I do not understand (questo l'avevo capito). If you want to sell another graph of the “Postcards of the World” please contact me because I am very interested. 

I cannot go through this everyday. Send me an e-mail with the billing page……..you already have my password 50 times over.

Si vabhé. Ci rinuncio. No, in realtà le ho rispiegato tutto da capo per la terza volta e alla fine ce l'ha fatta!!!!

Just Me, Myself and I

Del latte versato

Postato il 2 Giugno 2016 in Just Me, Myself and I
C'è uno di quei proverbi antichi, tanto semplici e al contempo tanto saggi, che mi gira in testa in questi giorni: E' inutile piangere sul latte versato. Inutile, inutile, inutile crogiolarsi nell'amarezza, nel risentimento, nella tristezza per qualcosa che ormai è accaduto e che la nostra natura di abitanti della Terra, e non di viaggiatori del tempo, non ci permette di rimediare. E se questo sa una parte è vero, soprattutto se ormai il latte è stato versato anni e anni fa e di lui non rimane altro che qualche grumo sul pavimento, l'alone di una chiazza giallognola e incrostata, è anche vero che in certi casi è bene interrogarsi sul perché e soprattutto sulle implicazioni di tale avvenimento. Il proverbio ci dice una cosa chiara e tonda: è inutile, o quantomeno superfluo, chiedersi chi è stato - e di solito la colpa non è mai di uno solo -, se lo abbia fatto apposta o se sia stato un incidente. Quello che bisogna piuttosto chiedersi è: a cosa serviva quel latte? C'era qualcuno che la sera prima era andato a letto già pregustando la ricca colazione della mattina successiva per poi incappare in un'amaro risveglio?  Chi lo aveva comprato? Come era arrivato sulla nostra tavola prima del fatale incidente? Quale anelata torta di compleanno non si è riusciti a impastare a causa della sua mancanza? E ancora in quali pieghe, in quali fughe delle mattonelle, in quali anfratti è finito quel latte, rimanendovi a marcire per chissà quanto tempo? Le implicazioni di ogni avvenimento possono essere decine, centinaia, migliaia, e se anche è altamente improbabile che una farfalla che sbatte le ali a Pechino possa provocare un uragano a New York, e se è appurato che non si può porre diretto rimedio a cose ormai sono accadute, pro o contro la nostra volontà, è altrettanto vero che non porsi delle domande, sciacquare via sommariamente il latte o, peggio, lasciarlo lì a inacidire, marcire e putrefarsi non può che provocare disastri peggiori e, peggio ancora, non immediati. Muffe,crepe nel pavimento, scarafaggi, invasioni di topi, dei quali non si riesce a capire la presenza né, a volte, la portata, se non soffermandosi a guardare quell'alone rimasto sul pavimento, e tutti gli altri che si sono accumulati negli anni.

A mio padre, perché ogni tanto si ricordi di guardare la terra dove cammina prima di emettere sentenze. A me, che quando parlo per metafore non mi sopporto proprio.

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