Just Me, Myself and I

Too many pixel

Postato il 23 Agosto 2006 in Just Me, Myself and I
Questo ragazzo, GIURO, è un genio...



 
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Just Me, Myself and I

???

Postato il 16 Agosto 2006 in Just Me, Myself and I
Allucinata e confusa dalle nuove tendenze di questa estate, al ritorno da quattro giorni di mare e neomodaioli mi chiedo...
Ma chi caXXo è Frankie Morello?!?

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Just Me, Myself and I

No more

Postato il 9 Giugno 2006 in Just Me, Myself and I

Tutto, di tutto. Lo fai. Ma non basta. Mai.
Puoi spezzarti la schiena e pure l'osso del collo se ti ci scappa. Ma non sarà mai abbastanza. E io questo non lo sopporto.
Non sopporto la gente che dice 'ai miei tempi ci si rompeva la schiena per molto meno'.  Non sopporto che ogni sera mia madre mi chieda con la voce avvilita se cisarò a cena, e non sopporto gni sera di doverle rispondere di no. Non sopporto di sbattermi ogni giorno per quel NIENTE che ricevo, e non sopporto di non riuscire a non sbattermi. Non sopporto che nessuno apprezzi mai quello che faccio.
Non sopporto che *lui* non mi abbracci quando ne ho bisogno. Non sopporto di dover essere sempre io a fare la prima mossa dopo che abbiamo litigato. Non sopporto la non fiducia anche se ho fatto di tutto per meritartela.
Non sopporto di scrivere l'ennesimo, patetico post  di  cose che non sopporto. Non lo sopporto.
Eppure lo sopporto.

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Just Me, Myself and I

’80

Postato il 7 Giugno 2006 in Just Me, Myself and I

Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati agli inizi degli anni '80 (anno più,anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90. Per non aver vissuto direttamente il ‘68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie,a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2…
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione).
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co.e quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.
Siamo la generazione cresciuta ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Babol, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare…"), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.
La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita…
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
L'ultima generazione degli spinelli…
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino.
Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Mangiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, il massimo era l'Atari o il Commodore 64…
Però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! e non per questo siamo mai morti…
E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo 🙂 😀 😛
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno di nostri? Congratulazioni!
Fai leggere questo a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di crescere come bambini.

-Grazie Carlì... besitos piccola...-

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Just Me, Myself and I

Nonsense

Postato il 19 Maggio 2006 in Just Me, Myself and I

Ci sono momenti che non si possono realmente descrivere. A volte non sono propriamente momenti, sono fasi. Ma la definizione non ha molta importanza.
Noto con un sottile filo di amarezza che ultimamente il mio cinismo molesto sta un pò andando a farsi friggere... ma è il risulltato della mia "non più perenne tristezza". Già... pronunciare la parola felicità mi risulta ancora piuttosto strano...
Ultimamente la mente scorre in modo più lineare, senza incepparsi troppo, senza cadere in buche troppo profonde, senza scalare montagne dalla vetta invisibile...
L'unico grande ostacolo che mi rimane da superare in adesso è infrangere la barriera del tempo... ...nel senso che per fare tutto quello che vorrei fare adesso... mi servirebbe un giorno di almeno 48 ore... a l m e n o...
Comunque sia... sto scrivendo una frase sconnessa dietro l'altra... non che ci sia qualcosa di nuovo in tutto questo...

Notte buona...

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