Sto da cani. Mi sembra una situazione così assurda...
Forse, adesso è bene che racconti un pò la storia. Perchè fa bene, non dimenticarsi certe cose..
Sabato siamo stati a ballare. Ed è andato tutto bene finchè *lui* non mi ha visto parlare con un nostro amico, che stava parlando con quella persona. Mi è passato accanto con un'espressione orribile. Io gli sono corsa dietro per sapere cosa c'era che non andava. Mi ha dato della puttana, ricordo solo questo, e 'e io ti ho dato anche fiducia'. Poi se n'è andato. Se n'è proprio andato. E' tornato dopo un'ora e mezza. Mi sono ripresa la mia borsa. Sono tornata a casa con un amico. Quella persona ha trovato un graffio di 20 centimentri sulla sua macchina, che casualmente era parcheggiata vicino a quella di *lui*.
Quando sono rientata, *lui* stava dormendo nel letto degli ospiti.
Domenica mattina ho messo un pò apposto... ho tirato su lo stretto indispensabile, e me ne sono andata.
Non si è fatto sentire. Se non ieri sera per chiedermi se c'ero a cena...
Io non riesco a stare tranquilla. Come se dentro di me si stessero combattendo due eserciti. Uno dice che sto facendo la cosa giusta, che così dovevano andare le cose, e che se resisto ancora qualche giorno, poi sarà tutto in discesa. L'atro continua a riportarmi alla mente sentimenti, e cose che non mi fanno venire altro che da piangere. Perchè due anni non si cancellano solo chiudendosi una porta alle spalle...
Silence
C'ho un tale silenzio dentro, un tale vuoto, che anche il rumore della tastiera mi sembra troppo forte. Che se qualcuno mi bisbigliasse qualcosa in un orecchio, si potrebbe sentire l'eco rimbalzare in ogni anfratto del mio corpo. Mi sembra di precipitare come un masso che rotola giù da una montagna altissima.
Dopo 2 anni in quella casa, mi sono chiusa la porta alle spalle come si chiude l'ultima pagina di un libro. Anche se è ancora tutto là dentro, la mia vita, le mie cose, e *lui*.
Dopo 2 anni in quella casa, mi sono chiusa la porta alle spalle come si chiude l'ultima pagina di un libro. Anche se è ancora tutto là dentro, la mia vita, le mie cose, e *lui*.
Rocking Rolling
Rocking rolling --- Scialpi
Continuami.. »
Bad Night
Ho passato una nottata d'inferno, con la febbre a più di 39. Adesso ho preso una tachipirina ed è un pò scesa. Mi sento come uno straccio per i piatti. La cosa più bella, è che alle 3 devo essere ad Arezzo per dare un esame. E ho la sensazione che non andrà bene... Ieri sera *lui* mi ha detto: "vorrei dirti qualcosa di bello e rassicurante"... poi si è girato di là e si è addormentato...
Disco Shock
L'unica affermazione che mi viene in mente per descrivere la mia serata di ieri è "non me ne capacito"...
Da piccola mia mamma non mi mandava in discoteca. Gli anni '90 sono stati gli anni delle maxidisco, della dance e della techno, delle droghe più che dell'alcool. Ma tutto quello che io sapevo delle discoteche, me lo raccontavano i miei compagni che ci andavano. Fino ai 18 anni ho avuto il coprofuoco presto. Se vogliamo escludere la festa organizzata dalla lega contro i tumori nel paese vicino al mio dove c'era anche una piccola balera, la mia prima volta in una vera discoteca, che io ricordi, è stata col mio fidanzato di allora, che faceva il dj. Per 4 mesi mi sono fatta un'overdose di discoteche. Poi di nuovo niente. Non mi interessavano più...
In discoteca ci sono tornata qualche anno dopo, in un piccolo locale vicino a dove abito. E i posti dove andiamo tutt'ora, sono piccoli e frequentati da gente per lo meno maggiorenne.
Dopo questa piccola premessa, passiamo al fatto. In una discoteca qui vicino, nella quale io ero orgogliosa di non aver mai messo piede, ieri sera c'era una serata con un dj a *suo* dire bravo. Non ero particolarmente convinta di volerci andare, ma visto che di alternative non ce n'erano... l'unica condizione che ho posto è stata che non avrei rinunciato al mio abbigliamento darkettone.
Appena entrati, lo sconforto... Un mega stanzone con luci dappertutto. In pista una massa informe di ragazzini con felpe firmate e il cappellino stretto sul cocuzzolo della testa. Pare vada di moda così. Gli unici maggiorenni presenti nel locale penso fossero i buttafuori. In pista quasi nessuno balla. In realtà sembra che quasi nessuno si diverta. I pochi che davvero si muovono sembrano scimmie dentro la gabbia di uno zoo, comprese le ragazze. Mi stupisce il ragazzino di forse 14 anni che indossa una maglietta nera con una croce celtica gigantesca stampata davanti.
Finalmente presi dalle risate e da un pò d'alcool ci buttiamo in pista. Alla fine la musica non è male anche se l'impianto fa veramente schifo. Mentre ballo mi si avvicina una ragazza che già da un pò mi osserva dai divanetti a bordo pista. Dall'alto della sua omologazione alla massa mi chiede: "Scusa, ma questo look come si chiama?". Fantastica. Le rispondo semplicemente che 'non si chiama' e lei se ne va. Non sapevo che un look si dovesse chiamare in qualche modo. Veramente non sapevo neanche di avere un look.
Ci prendiamo un altro drink. Torniamo in pista e per ballare un pò lo appoggio su un cubo. Vedo un tipo che si avvicina e ci passa sopra la mano, ma neanche ci faccio caso. Pensavo avesse sbagliato bicchiere. *lui* viene da me, prende il drink e me lo mostra in controluce dicendomi "guarda"... qualcosa effettivamente galleggia sul fondo del mio bicchiere... ma... ma... è una pasticca! Una chicca! Non ci potevo credere. Cose così forse neanche nei film. Me lo avevano raccontato da piccola, ma mi sa che non ci avevo neanche creduto...
Il drink in questione è stato girato a un emerito sconosciuto che è stato felicissimo del regalo. Che tristezza.
Ecco, questo è il racconto della mia serata. Devo dire che la nuova gioventù mi spaventa. Devo dire anche un'altra cosa... da piccola, giuro, odiavo mia madre perchè tutti potevano andare a ballare e io no. Ora che so cosa mi sono persa, grazie mamma!
Da piccola mia mamma non mi mandava in discoteca. Gli anni '90 sono stati gli anni delle maxidisco, della dance e della techno, delle droghe più che dell'alcool. Ma tutto quello che io sapevo delle discoteche, me lo raccontavano i miei compagni che ci andavano. Fino ai 18 anni ho avuto il coprofuoco presto. Se vogliamo escludere la festa organizzata dalla lega contro i tumori nel paese vicino al mio dove c'era anche una piccola balera, la mia prima volta in una vera discoteca, che io ricordi, è stata col mio fidanzato di allora, che faceva il dj. Per 4 mesi mi sono fatta un'overdose di discoteche. Poi di nuovo niente. Non mi interessavano più...
In discoteca ci sono tornata qualche anno dopo, in un piccolo locale vicino a dove abito. E i posti dove andiamo tutt'ora, sono piccoli e frequentati da gente per lo meno maggiorenne.
Dopo questa piccola premessa, passiamo al fatto. In una discoteca qui vicino, nella quale io ero orgogliosa di non aver mai messo piede, ieri sera c'era una serata con un dj a *suo* dire bravo. Non ero particolarmente convinta di volerci andare, ma visto che di alternative non ce n'erano... l'unica condizione che ho posto è stata che non avrei rinunciato al mio abbigliamento darkettone.
Appena entrati, lo sconforto... Un mega stanzone con luci dappertutto. In pista una massa informe di ragazzini con felpe firmate e il cappellino stretto sul cocuzzolo della testa. Pare vada di moda così. Gli unici maggiorenni presenti nel locale penso fossero i buttafuori. In pista quasi nessuno balla. In realtà sembra che quasi nessuno si diverta. I pochi che davvero si muovono sembrano scimmie dentro la gabbia di uno zoo, comprese le ragazze. Mi stupisce il ragazzino di forse 14 anni che indossa una maglietta nera con una croce celtica gigantesca stampata davanti.
Finalmente presi dalle risate e da un pò d'alcool ci buttiamo in pista. Alla fine la musica non è male anche se l'impianto fa veramente schifo. Mentre ballo mi si avvicina una ragazza che già da un pò mi osserva dai divanetti a bordo pista. Dall'alto della sua omologazione alla massa mi chiede: "Scusa, ma questo look come si chiama?". Fantastica. Le rispondo semplicemente che 'non si chiama' e lei se ne va. Non sapevo che un look si dovesse chiamare in qualche modo. Veramente non sapevo neanche di avere un look.
Ci prendiamo un altro drink. Torniamo in pista e per ballare un pò lo appoggio su un cubo. Vedo un tipo che si avvicina e ci passa sopra la mano, ma neanche ci faccio caso. Pensavo avesse sbagliato bicchiere. *lui* viene da me, prende il drink e me lo mostra in controluce dicendomi "guarda"... qualcosa effettivamente galleggia sul fondo del mio bicchiere... ma... ma... è una pasticca! Una chicca! Non ci potevo credere. Cose così forse neanche nei film. Me lo avevano raccontato da piccola, ma mi sa che non ci avevo neanche creduto...
Il drink in questione è stato girato a un emerito sconosciuto che è stato felicissimo del regalo. Che tristezza.
Ecco, questo è il racconto della mia serata. Devo dire che la nuova gioventù mi spaventa. Devo dire anche un'altra cosa... da piccola, giuro, odiavo mia madre perchè tutti potevano andare a ballare e io no. Ora che so cosa mi sono persa, grazie mamma!