Just Me, Myself and I

Del sentirsi lieve

Postato il 30 Agosto 2012 in Just Me, Myself and I
Tutto va come deve andare. E questo è un bene. Sono felice. E tranquilla. E nonostante i problemi con mia padre, la morte del nonno e tutto quello che ne è seguito e ne seguirà, e nonostante i pensieri che tutto questo mi porta sento che in questo momento niente può scuotermi davvero. Tantomeno farmi crollare come tante volte in passato era successo. Con me c'è *lui*, e ora come ora è tutto quello che desidero e che mi rende felice. Si pensa al futuro, e ci si preoccupa della mancanza di soldi. Vorremmo una casa più seria, una di quelle a cui attaccare chiodi al muro e per cui comprare una libreria. Si scherza su matrimoni con 400 invitati e vestiti bianchi che continuo a giurare di non voler mettere. *lui* sorride quando vede un bambino. Il futuro ora mi fa paura solo perchè non c'è chiarezza economica. Vorrei potergli regalare in viaggio solo per noi senza doversi preoccupare, solo per qualche giorno, di quanto si spende. Vorrei vederlo sereno e poter fare la mia parte in questa storia che fino ad ora è pesata solo sulle *sue* spalle. E' il momento di battersi i piedi nel culo Brina. Mi spaventa l'idea di dovermi trovare un lavoro che non voglio fare, e che soprattutto porta via tempo ai miei progetti, e deludere me stessa e i miei genitori, che ognuno a suo modo hanno investito tanto in quello che era il mio sogno. Ma la necessità in questo momento è rimettere in sesto i conti in banca. Quindi adesso bisogna tirare fuori i denti e partire. C'è *lui* con me, e questo conta più di ogni altra cosa.
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Just Me, Myself and I

Frivolezze del mese – Aprile/Maggio 2012

Postato il 3 Giugno 2012 in frivolezze del mese, Just Me, Myself and I

Libri e film

Libri

Sto leggendo poco in questo periodo ahimè, complici un pò fi apatia e il fatto che mi si stanca la vista. Solo due libri, il primo, Apocalypse Kebab, è un Urban Fantasy per adulti ambientato in una Praga notturna, scura, fredda. Divertente e coinvolgente, anche se non un capolavoro, è sicuramente una buona lettura per gli amanti del genere. Il secondo, Incubi è una graphic novel molto bella che ho acquistato al Comicon di Napoli.

film

A Burton non si può resistere, non c'è niente da fare, così siamo andati a vedere Dark Shadows, omaggio gotico del regista ad una serie tv fine anni ’60 che andava per la maggiore. La trama non è brillantissima e serpeggiano qua e là tutta una serie di elementi oscuri e dalla dubbia utilità, però per una volta Burton ha sfornato un personaggio dotato di sano humour british, che unito alla fotografia che come al solito non delude, forma un gradevolissimo divertissement che gioca e ironizza con l’inflazionatissimo filone vampiresco con un azzeccato gusto retrò.

Viaggi & Eventi

17-21 aprile 2012 · Marrakech · Marocco Devo ringraziare mamma e Roberto per avermi regalato quattro giorni a Marrakech, città affascinante e caotica, un viaggio attraverso odori e colori, nell'immensa piazza Jemaa el Fna, caotica e superaffollata. Nel il dedalo dei souk nei quali perdersi, assillati dai negozianti che cercano di venderti di tutto. Nel tè alla menta, che in ogni luogo e ad ogni ora puoi consumare, versato come in un gioco acrobatico da altezze inverosimili dentro minuscoli bicchierini. Tra le contrattazioni infinite. Nelle tante moschee a cui però non è concesso entrare ai non islamici. Marrakech è una città bellissima ma allo stesso tempo estremamente faticosa a causa del caos incessante e dei venditori assillanti. E' l'enorme sole che tramonta sulle palme, proprio alla destra delle Kutubia, la più grande moschea della città. Il diario di viaggio  ancora in corso, e di questo passo temo che non lo finirò mai...  

30 aprile · Napoli, Fiera Oltremare · Comicon

Certamente più piccolo (ma anche molto più vivibile) di Lucca, il Comicon è il più grande evento legato ai fumetti del sud Italia. Lo spazio è veramente carino, con tutta l'area delle case editrici e dei venditori al chiuso e poi un bel prato all'aperto per riposare e fare pranzo. Al contrario del solito, complice anche il rosso im banca, ho comprato un solo fumetto, Incubi, di Michele Penco.   27 maggio · Avellino, ex Carcere Borbonico · Mostra "I capolavori della terra di mezzo - Opere d'arte dal Medioevo al Barocco" Bellissima mostra di più di ottanta opere tra pittura e scultura provenienti da tutta la regione. Davvero una bella selezione di dipinti e un ottimo allestimento anche se a colpirmi sono state in particolar modo alcune statue, con vesti dalle decorazioni in oro a dir poco meravigliose. Finalmente vedo un pezzo di arte del sud, e la cosa mi fa sentire un pò più a casa.

Musica

live:

8 aprile 2012 · Atripalda (AV), Chromazone Fluon [resoconto]

cd:

Giovanni Lindo Ferretti A cuor contento  

Ricetta del mese

Zucchine ripiene con contorno di riso profumato Questa è una ricetta veramente gustosa e relativamente leggera Ingredienti per 2 persone: 4 zucchine rotonde 2 scatolette di tonno 3 cucchiai di salsa di pomodoro cipolla e/o scalogno pan grattato 1 bicchiere di riso "Long & Wild" mezzo litro di brodo vegetale (anche di dado va benissimo) semi di papavero un riccolo di burro, olio, sale, pepe e peperoncino Preparazione: Bolli le zucchine per circa 10 minuti in abbondante acqua salata, quindi scolale e lasciale intiepidire. Taglia il "cappellino", che conserveremo per dopo e svuota le zucchine servendoti di un cucchiaino o di uno scavamelone, facendo attenzione a non romperle e a non forarle. Metti quindi le zucchine svuotate a riposare a testa un giù in modo che scolino l'eventuale acqua rimasta. Nel frattempo in una padella fai appassire abbondante cipolla e scalogno. Aggiungi quindi la polpa delle zucchine. Quando questa si sarà ammorbidita aggiungi il tonno, un paio di cucchiai di pan grattato e la salsa di pomodoro, aggiusta di sale e aggiungi a piacere il pepe e un pizzico di peperoncino, quindi cuoci tutto a fuoco vivace finchè non sarà diventato abbastanza denso. Riscalda il forno a 180°, riempi le zucchine con il ripieno, spolvera con grana e pan grattato, rimetti il cappellino e inforna il tutto per 30/40 minuti. A circa metà della cottura delle zucchine, nella stessa padella dove abbiamo cotto il ripieno soffriggi un pò di cipolla e fai dorare il riso. Aggiungi quindi il brodo un poco alla volta come per un risotto e verso la fine della cottura aggiungi i semi di papavero e manteca con una noce di burro. Buon appetito!  
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Just Me, Myself and I

Delle nostalgie informatiche

Postato il 16 Aprile 2012 in Just Me, Myself and I
Quando c'era mIrc era tutto più facile. Davvero. Irc era LA chat. E dentro c'era tutto. Un semplice schermo bianco con le scritte nere (ma io ce l'avevo nero perchè avevo uno script figo), la barra per scrivere in basso, l'elenco degli utenti a destra. Niente foto nè tantomeno webcam. Nè la possibilità di scambiarsi file. Niente di niete. Al massimo si potevano fare i disegnini con gli ascii. Volevi solo chiaccherare? C'era il canale #chiaccere. Velevi parlare di calcio? C'era il canale #calcio. C'era il canale della tua città e del tuo gruppo musicale preferito, c'era perfino il canale #sepultura (lo so per esperienza personale). E se cercavi del sesso, c'era il canale #sesso, o #collant, o #piedi. O qualsiasi altra perversione tu potessi avere. Ma di qualsiasi cosa tu volessi parlare sapevi dove andare e avevi centinaia di persone con cui discuterne. Parlavi un pò in chat pubblica, e se qualcuno ti interessava andavi a parlarci in privato. A parlarci. Perchè se poi volevi guardarla in faccia, quella persona, dopo averci chattato e chattato e chattato dovevi prendere il coraggio in mano, un biglietto del treno, e partire. Io me le ricordo le nottate passate su Irc. Che se mai arrivavi a decidere di voler incontrare una persona la conoscevi così bene che avrebbe potuto essere tuo fratello. La chat serviva a passare il tempo e ad alleviare la solutidine. E ci ho conosciuto persone meravigliose. Con alcune di queste sono ancora in contatto, e una di queste è il mio *lui*. E certo, come in ogni cosa, il sesso era il motore di tutto. Ma anche in quel caso le possibilità erano incontrarsi di persona o usare la fantasia, perchè davanti a te, sul tuo schermo, avevi solo parole e le fantasie dell'altra persona. Poi è venuto msn, e la chat è diventata una cosa più intima. Solo uno a uno. Serviva per parlare con persone che già conoscevi, non con gente nuova. Però alla fine non era male, insomma ci si potevano scambiare le foto e parlare in un ambiente più riservato. Infine è arrivata la webcam. Certo che meraviglia potersi parlare e vedersi a distanza. Certo che brutto non aver più voglia di incontrarsi. La webcam ha rivoluzionato la chat. Adesso di chat ce ne sono centinaia, forse migliaia, per metà semideserte. C'è Chatroulette che non fai in tempo ad entrare che ti hanno già nextato 10 volte, hai visto 4 stronzi americani col cappellino da rapper, una tipa annoiata e 15 pervertiti col pisello in mano. Ci sono le webchat, perlopiù frequentate da coppie, uomini e ragazzine dalla dubbia maggiore età. Cliccando sull'icona della webcam accanto al nick puoi vedere quella persona. Inquadratura delle tette = donna. Sfondo random o due spalle vicine = coppia. Pisello in mano = uomo. I più ti contattano per sapere se fai vedere la figa o se ti piace prenderlo nel culo. Raramente per chiederti cosa significa il tuo nickname. E tra le due non so quale sia peggio. Nelle altre chat, quelle senza tette, non c'è nessuno. Giusto quei cinque che l'hanno fondata e che non hanno voglia di fare le scale per trovarsi al bar. E se vai in giro per il web cercando qualcosa, due chiacchere, un pò di compagnia, qualcuno che ascolta la tua stessa musica, o anche una tipa grassa e tettona perchè a te piacciono così, non sai più dove andartela a pescare. In quelle poche chat con un pò di utenti tutti chiedono e nessuno risponde. Tutti parlano e nessuno ascolta. Nessuno ha più voglia di conoscersi. E niente... era solo per dire che mIrc è diventata una roba vintage, e questo mi fa un pò tristezza. E a questo punto trovo che le chat abbiano perso la loro poesia. Quella poca che avevano.
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The Untold

Di te e dei miei ormoni

Postato il 14 Aprile 2012 in The Untold
I miei ormoni fanno sempre così. Mi passa il ciclo e dentro il mio corpo esplode un party di estrogeni in calore. Stanotte ho sognato una mistress. E me, inginocchiata sul letto, un completino rosso e nero, autoreggenti, le mani legate dietro la schiena. E lei che mi gira intorno parlandomi e studdicandomi con un piccolo vibratore nero. E io che devo stare ferma e in silenzio. Poi arrivano degli uomini. Lei gli dice che possono toccarmi e io non posso ribellarmi. Mi sveglio eccitata. Il mio corpo protende ancora verso quella sensazione di eccitazione e di impotenza. A volte temo che le cose vadano davvero come non vorrei. Che la passione e la curiosità passino, che ci si abitui l'uno all'altro e il desiderio piano piano scemi. Ma pensavo che a noi non sarebbe mai successo. Che la passione fosse talmente tanta che non sarebbe mai potuto succedere. E invece sempre più spesso ho questa paura. E non voglio. No. Non che il sesso tra noi vada male. Solo che non è com'era, questo è un dato di fatto. E lo so che questo mese ero io ad essere dormiente. Ma questo dannato mese per fortuna è finito, e io reinizio a sentirmi me stessa, ad avere padronanza del mio corpo, e dio solo sa il desiderio che ho di te. Di quel desiderio che avevi di me. Di quella brutalità e di quella passione. Di quella complicità, di quella voglia di scoprirsi. Di quella necessità di superare il limite. Amore ti prego sveglia l'orco, dai fuoco a quel vulcano di passione. Dimmi ogni cosa io possa fare affinchè si risvegli in te quell'urgenza di me. Dimmi che non eri così solo perchè io lo desideravo. Ci sono scene, desideri, pensieri proibiti che sono corsi così tante volte nella mia testa che se chiudo gli occhi riesco a vederli come se fossero un film. Mi tornano alla mente cose che ho appreso e delle quali sento il desiderio. E so che tu puoi. La tua lingua calda tra le mie labbra mentre le mani mi stuzzicano. Saliva che cola sul mento. Voglia di gridare. Gemiti.  Le tue mani sulla mia pelle, dentro la maglietta. Un grido. Mi hai strizzato i capezzoli o stretto il monte di venere. “Brava..” Quel tono soddisfatto è per me. Mi stai dicendo che ho ubbidito come una brava slave. “Non godere..” Anche questo ordine e’ per me. Dolce e duro insieme. E’un ordine. E un ordine è dire che sei concentrato su di me. Sono concentrate su di me le tue voglie e le tue attenzioni. Movimenti. Gemiti trattenuti. “Apri gli occhi”. Mi stai negando l’istinto di chiudere gli occhi per aiutare la concentrazione. “Non godere”. Le mani che si stringono e i piedi puntati per lottare contro la voglia di serrare le gambe. “Non chiudere gli occhi”. Ci sono ricaduta di nuovo perché non riesco a frenare le sensazioni che hanno cominciato a correre. Ho bisogno di isolarmi per riuscire a lasciarmi andare. Le tue dita cercano di strapparmi un orgasmo quando mi ha ordinato di non farlo e i miei occhi fissi nei tuoi che ti implorano di concedermelo. La bocca serrata per non lasciarmi andare. “Puoi godere ora”. Gemiti tra dolore e piacere. Non posso obbedire immediatamente lo so perfettamente e questo mi fa star male. L’orgasmo l'ho ricacciato indietro ed ora fatico a farlo tornare fuori. “Ora! Non ho intenzione di attendere”. Un tono che mi mette urgenza. “Non chiudere gli occhi”. Orgasmo. "Brava cucciola". Mi abbracci. Mi dai un bacio dolce come il miele. "E adesso succhiamelo". Il sesso è una delle poche cose che riesce ancora a provocarmi forti sensazioni. E tu sai farlo. Lo so che sai farlo. Ti prego amore mio, mio dolce amante, mio padrone. Torna ad essere il mio complice. Ordina, e otterrai. Portami oltre, scavalchiamo il confine.  Sotto le tue dita, sotto i tuoi voluttuosi desideri, il mio  corpo  genera un corpo nuovo,  una nuova donna, inebriata dal piacere e dagli spasmi che mi travolgono in ondate immense, tempestose, micidiali.
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Just Me, Myself and I

Del fumo 2.0

Postato il 12 Marzo 2012 in Just Me, Myself and I
Fumo da quando ho 13 anni. La mia prima sigaretta è stata frutto di una di quelle compagnie che mamma tollera ma non approva troppo, la mia migliore amica, che allora già sembrava di qualche anno più grande di me, bella, alta e col seno formato, mentre io ero ancora una scricciola con le forme di uno stuzzicadenti. Tirata e non aspirata dietro la chiesa del mio paese. Erano tempi diversi, in cui ci ritrovavamo ancora dietro la stazione per chiaccherare di cose segrete con gli amici, il massimo della moda era la camicia annodata davanti con sotto il top, giocavamo col Nintedo 64, conoscevamo tutti i nomi delle Spice Girls e compravamo Cioè, non esistevano internet e gli sms e per metterci d'accordo ci chiamavamo ancora a casa, compravamo il Calippo Fizz alla Coca Cola e giocavamo a essere grandi. Nel 1996 un pacchetto di MS costava 3200 lire, e si faceva la colletta in due o tre per andarle a comprare. Si prendevano alla Casa del Popolo (o ARCI, che dir si voglia), perchè andare dal tabaccaio era troppo pericoloso. Si entrava furtivamente e si usciva col magico pacchetto, un Lion, e un pacchetto di Brooklin per cancellare le prove del reato al ritorno a casa. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, e io ho fumato più o meno di tutto, Marbloro rosse, Diana, Pall mall, Camel, Chesterfield e varie sostanze più o meno legali. Poi è arrivato un momento in cui per caso mia mamma, ormai satolla della puzza di fumo che si infiltrava in casa dalla porta di camera mia e giustamente preoccupata per la mia salute, mi ha comprato una sigaretta elettronica. Continuami.. »
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