Quando c'era mIrc era tutto più facile. Davvero. Irc era LA chat. E dentro c'era tutto. Un semplice schermo bianco con le scritte nere (ma io ce l'avevo nero perchè avevo uno script figo), la barra per scrivere in basso, l'elenco degli utenti a destra. Niente foto nè tantomeno webcam. Nè la possibilità di scambiarsi file. Niente di niete. Al massimo si potevano fare i disegnini con gli ascii. Volevi solo chiaccherare? C'era il canale #chiaccere. Velevi parlare di calcio? C'era il canale #calcio. C'era il canale della tua città e del tuo gruppo musicale preferito, c'era perfino il canale #sepultura (lo so per esperienza personale). E se cercavi del sesso, c'era il canale #sesso, o #collant, o #piedi. O qualsiasi altra perversione tu potessi avere. Ma di qualsiasi cosa tu volessi parlare sapevi dove andare e avevi centinaia di persone con cui discuterne. Parlavi un pò in chat pubblica, e se qualcuno ti interessava andavi a parlarci in privato. A parlarci. Perchè se poi volevi guardarla in faccia, quella persona, dopo averci chattato e chattato e chattato dovevi prendere il coraggio in mano, un biglietto del treno, e partire. Io me le ricordo le nottate passate su Irc. Che se mai arrivavi a decidere di voler incontrare una persona la conoscevi così bene che avrebbe potuto essere tuo fratello. La chat serviva a passare il tempo e ad alleviare la solutidine. E ci ho conosciuto persone meravigliose. Con alcune di queste sono ancora in contatto, e una di queste è il mio *lui*. E certo, come in ogni cosa, il sesso era il motore di tutto. Ma anche in quel caso le possibilità erano incontrarsi di persona o usare la fantasia, perchè davanti a te, sul tuo schermo, avevi solo parole e le fantasie dell'altra persona.
Poi è venuto msn, e la chat è diventata una cosa più intima. Solo uno a uno. Serviva per parlare con persone che già conoscevi, non con gente nuova. Però alla fine non era male, insomma ci si potevano scambiare le foto e parlare in un ambiente più riservato. Infine è arrivata la webcam. Certo che meraviglia potersi parlare e vedersi a distanza. Certo che brutto non aver più voglia di incontrarsi. La webcam ha rivoluzionato la chat.
Adesso di chat ce ne sono centinaia, forse migliaia, per metà semideserte. C'è Chatroulette che non fai in tempo ad entrare che ti hanno già nextato 10 volte, hai visto 4 stronzi americani col cappellino da rapper, una tipa annoiata e 15 pervertiti col pisello in mano.
Ci sono le webchat, perlopiù frequentate da coppie, uomini e ragazzine dalla dubbia maggiore età. Cliccando sull'icona della webcam accanto al nick puoi vedere quella persona. Inquadratura delle tette = donna. Sfondo random o due spalle vicine = coppia. Pisello in mano = uomo. I più ti contattano per sapere se fai vedere la figa o se ti piace prenderlo nel culo. Raramente per chiederti cosa significa il tuo nickname. E tra le due non so quale sia peggio.
Nelle altre chat, quelle senza tette, non c'è nessuno. Giusto quei cinque che l'hanno fondata e che non hanno voglia di fare le scale per trovarsi al bar. E se vai in giro per il web cercando qualcosa, due chiacchere, un pò di compagnia, qualcuno che ascolta la tua stessa musica, o anche una tipa grassa e tettona perchè a te piacciono così, non sai più dove andartela a pescare. In quelle poche chat con un pò di utenti tutti chiedono e nessuno risponde. Tutti parlano e nessuno ascolta. Nessuno ha più voglia di conoscersi.
E niente... era solo per dire che mIrc è diventata una roba vintage, e questo mi fa un pò tristezza. E a questo punto trovo che le chat abbiano perso la loro poesia. Quella poca che avevano.

I miei ormoni fanno sempre così. Mi passa il ciclo e dentro il mio corpo esplode un party di estrogeni in calore. Stanotte ho sognato una mistress. E me, inginocchiata sul letto, un completino rosso e nero, autoreggenti, le mani legate dietro la schiena. E lei che mi gira intorno parlandomi e studdicandomi con un piccolo vibratore nero. E io che devo stare ferma e in silenzio. Poi arrivano degli uomini. Lei gli dice che possono toccarmi e io non posso ribellarmi. Mi sveglio eccitata. Il mio corpo protende ancora verso quella sensazione di eccitazione e di impotenza.
A volte temo che le cose vadano davvero come non vorrei. Che la passione e la curiosità passino, che ci si abitui l'uno all'altro e il desiderio piano piano scemi. Ma pensavo che a noi non sarebbe mai successo. Che la passione fosse talmente tanta che non sarebbe mai potuto succedere. E invece sempre più spesso ho questa paura. E non voglio. No. Non che il sesso tra noi vada male. Solo che non è com'era, questo è un dato di fatto.
E lo so che questo mese ero io ad essere dormiente. Ma questo dannato mese per fortuna è finito, e io reinizio a sentirmi me stessa, ad avere padronanza del mio corpo, e dio solo sa il desiderio che ho di te. Di quel desiderio che avevi di me. Di quella brutalità e di quella passione. Di quella complicità, di quella voglia di scoprirsi. Di quella necessità di superare il limite. Amore ti prego sveglia l'orco, dai fuoco a quel vulcano di passione. Dimmi ogni cosa io possa fare affinchè si risvegli in te quell'urgenza di me. Dimmi che non eri così solo perchè io lo desideravo.
Ci sono scene, desideri, pensieri proibiti che sono corsi così tante volte nella mia testa che se chiudo gli occhi riesco a vederli come se fossero un film. Mi tornano alla mente cose che ho appreso e delle quali sento il desiderio. E so che tu puoi.
La tua lingua calda tra le mie labbra mentre le mani mi stuzzicano. Saliva che cola sul mento. Voglia di gridare. Gemiti. Le tue mani sulla mia pelle, dentro la maglietta. Un grido. Mi hai strizzato i capezzoli o stretto il monte di venere. “Brava..” Quel tono soddisfatto è per me. Mi stai dicendo che ho ubbidito come una brava slave. “Non godere..” Anche questo ordine e’ per me. Dolce e duro insieme. E’un ordine. E un ordine è dire che sei concentrato su di me. Sono concentrate su di me le tue voglie e le tue attenzioni. Movimenti. Gemiti trattenuti. “Apri gli occhi”. Mi stai negando l’istinto di chiudere gli occhi per aiutare la concentrazione. “Non godere”. Le mani che si stringono e i piedi puntati per lottare contro la voglia di serrare le gambe. “Non chiudere gli occhi”. Ci sono ricaduta di nuovo perché non riesco a frenare le sensazioni che hanno cominciato a correre. Ho bisogno di isolarmi per riuscire a lasciarmi andare. Le tue dita cercano di strapparmi un orgasmo quando mi ha ordinato di non farlo e i miei occhi fissi nei tuoi che ti implorano di concedermelo. La bocca serrata per non lasciarmi andare. “Puoi godere ora”. Gemiti tra dolore e piacere. Non posso obbedire immediatamente lo so perfettamente e questo mi fa star male. L’orgasmo l'ho ricacciato indietro ed ora fatico a farlo tornare fuori. “Ora! Non ho intenzione di attendere”. Un tono che mi mette urgenza. “Non chiudere gli occhi”. Orgasmo. "Brava cucciola". Mi abbracci. Mi dai un bacio dolce come il miele. "E adesso succhiamelo".
Il sesso è una delle poche cose che riesce ancora a provocarmi forti sensazioni. E tu sai farlo. Lo so che sai farlo. Ti prego amore mio, mio dolce amante, mio padrone. Torna ad essere il mio complice. Ordina, e otterrai. Portami oltre, scavalchiamo il confine. Sotto le tue dita, sotto i tuoi voluttuosi desideri, il mio corpo genera un corpo nuovo, una nuova donna, inebriata dal piacere e dagli spasmi che mi travolgono in ondate immense, tempestose, micidiali.
Fluon
8 aprile 2012 @ Chromazone – Atripalda (AV) (IT)
Per tutti gli anni ’90 i Bluvertigo hanno rappresentato il compromesso italiano fra new wave, synth e pop. Quell'esperienza si è poi conculsa, e ognuno ha preso la sua strada. Morgan, ahimè, si è dato ai talent show, degli altri si sono un pò perse le tracce (anche se in realtà Livio Magnini fa parte del progetto Rezophonic e Sergio Carnevale collabora con i Baustelle e con Max Gazzè). Di Andy si sono contate apparizioni televisive, dj-set e collaborazioni. Di recente si è lanciato nel progetto Fluon, una sorta di laboratorio creativo che assume differenti forme a seconda della necessita’, un progetto trasversale, nato tempo fa, che prende il nome dal “quartier generale creativo” di Andy e che non racchiude al suo interno solo la musica, ma anche pittura, grafica e design.
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La primavera che arriva...

Kate Wax · Luke Abbott · James Holden (dj-set)
16 marzo 2012 @ Viper Theatre - Firenze (IT)
Seratona targata Border Community, casa discografica fondata nel 2003 da James Holden e produttrice di nomi come di Nathan Fake, Extrawelt e Fairmont.
Dopo la solita infinita attesa targata Viper (poco allietata da un drink pagato la modica cifra di 7 euro), il concerto inizia con la signorina
Kate Wax, ultima arrivata in casa Holden, appena uscita con il suo nuovo album Dust Collision, e nome a me completamente nuovo.
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